Recensione: “The Queen of the Tearling" di Erika Johansen



Lo sapete, il mese scorso io e Anncleire (di Please Another Book) ci siamo date all’ennesimo buddy reading, il #PPTearling. Avevo inserito il libro nella mia TBR un po’ di tempo fa, mi ero innamorata della copertina (tutte le versioni della copertina) e della trama. Con questo libro è stato amore a prima vista, ma la strada verso la felicità è stata decisamente combattuta e alla fine abbiamo avuto il nostro happy ending.
Ma, prima di andare alla recensione, vi ricordo che oggi esce in italiano per Multiplayer Edizioni e che diventerà prossimamente un film con protagonista Emma Watson.

Titolo: The Queen of the Tearling
(The Queen of the Tearling #1)
Autore: Erika Johansen
Lingua: inglese, italiano da oggi.
Genere: Fantasy, Dystopia.
English Level: Advanced.

“Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus. 
Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari dai mantelli cremisi a tremendi incantesimi di sangue. 
Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo. 
La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessa e una prova del fuoco che la faranno diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere.

THE QUEEN OF THE TEARLING

“Stories moved Kelsea most, stories of things that never were, stories that transported her beyond the changeless world of the cottage.”



Per il suo diciannovesimo compleanno è il destino a bussare alla porta della principessa Kelsea per reclamare il suo ruolo nel regno di Tearling. Conosce già il suo futuro ruolo di regina, ma non sa cosa la attenderà una volta arrivata al cuore del potere. In questo nuovo viaggio che la porterà, se tutto va bene, all’incoronazione, non è accompagnata dalle persone che l’hanno cresciuta lontana dalla corte per sopravvivere alle costanti minacce alla sua persona, ma dovrà fare affidamento sulla Guardia della Regina, coloro che un tempo avevano prestato giuramento a sua madre, la regina Elyssa.
Più si avvicinerà al punto di svolta maggiori sono i dettagli che viene a scoprire del misterioso passato di sua madre. Nessuno, infatti, per anni le ha potuto raccontare la verità su ciò che riguarda sua madre, perché costretti da un giuramento alla precedente regina, e ora tocca a lei scoprirla, ricomponendo il puzzle della sua vita.
Tuttavia i misteri del passato non sono gli unici a preoccuparla, perché i suoi nemici sono molti più di quanti riesce ad immaginarne. Lo zio, il Reggente che per anni ha avuto il controllo del Regno, la minaccia di morte ancor prima che arrivi al castello e la Regina Rossa, la donna che comanda la vicina Mortmesne, aspetta il suo primo passo falso per agire contro di lei.
Tra errori e numerosi pericoli, Kelsea dovrà dimostrare il suo valore, imparando a regnare meglio di coloro che l’hanno preceduta.

La storia di Kelsea è decisamente al centro del romanzo, ma l’autrice lascia spazio anche ad altri punti di vista diversi da quello della futura regina di Tearling. Le voci della principessa quindi si mischiano e confondono con quelle della Regina Rossa, dello zio e dell’uomo che la tradirà per una buona causa. Se ho trovato le prime due molto interessanti, per il fatto di essere completamente agli antipodi, le altre due mi hanno lasciata abbastanza indifferente. Questa, come un altro dettaglio sulla prima parte del romanzo, è una delle poche critiche che riesco a muovere a questo bel libro.
Tornando a Kelsea, che io definisco la protagonista assoluta, mi è piaciuto davvero molto il suo percorso da riluttante regina a fiera regnante. Con la sua passione per la letteratura e il suo buon cuore riesce a far breccia lentamente anche nei cuori dei lettori. Poi, impossibile non amarla quando cita la Rowling e Tolkien!
Come giovane regnante fa errori, eppure ha il giusto intuito e la bravura di correggere i suoi sbagli, anche mettendo a rischio la sua stessa vita. E, oltre alle guardie, a proteggerla c’è il misterioso zaffiro che porta al collo, una pietra che sembra nascondere molto più di quanto immagina.
Kelsea è decisamente una giovane donna intelligente e furba e, anche se per molte cose dovrà contare su Lazarus, la sua fedele guardia, è in grado di imporsi come una vera regnante deve fare.
Nel suo viaggio conosce anche personaggi misteriosi e interessanti come The Fetch, un fuorilegge di cui nessuno conosce la vera identità e che sembra essere molto incuriosito da Kelsea (e si può dire che è giustamente ricambiato da lei).
Dall’altra parte del mondo conosciuto nel Mortmesne regna, invece, la terribile Regina Rossa, una presenza oscura, una donna che ha vissuto troppo a lungo e che ha conquistato gran parte dei territori con la sua armata inarrestabile. Il suo desiderio di potere e di conquista, però, sembra essersi calmato nel tempo da quando nel regno di Tearling è il Reggente a comandare. Eppure i sogni su Kelsea e le sue decisioni presto la interesseranno in prima persona. Il suo POV, insomma, come quello della maggior parte dei cattivi che leggo, mi è piaciuto davvero molto e spero davvero che nei prossimi libri scopriremo molto più su di lei.

Il world building di questo romanzo è decisamente uno dei suoi punti di forza. Attraverso racconti e i vari POV andiamo mano a mano ricostruendo la storia di ciò che è avvenuto, un po’ come fa Kelsea che, nonostante la sua passione per i libri, non conosce tutta la verità. Certo, molte domande rimangono aperte e non tutto viene detto, ma siamo ancora solo al primo volume di una serie. La Johansen riesce ad intrecciare un’ambientazione medievale con un mondo post-apocalittico in cui genetica e magia coesistono. Un WB decisamente particolare e unico che mi ha affascinata e che non saprei comparare a nulla di ciò che ho letto finora.
Un altro dettaglio che mi è piaciuto e che riguarda in parte il WB è quello delle citazioni ad inizio capitolo. Breve introduzioni e citazioni da libri che riguardano la storia del mondo di Kelsea introducono ogni capitolo dando uno sguardo al futuro e tornando spesso al passato.

Infine vi starete chiedendo cosa non mi è piaciuto, dato che ho accennato in altri punti della mia recensione a cose che non mi hanno particolarmente colpita. Escludendo la questione dei POV, di cui ho già parlato e che per certi versi è secondaria, ho avuto qualche problema con la prima parte del romanzo. Anche se il WB mi ha affascinata e adoro i racconti, i capitoli forse troppo lunghi e le storie stesse hanno rallentato parecchio il ritmo di tutta quella parte rendendo la lettura non proprio veloce. Lo sapete, sono una lettrice veloce quando un libro mi piace particolarmente e questo per circa metà mi ha dato parecchie difficoltà. C’è da dire che superato quello ‘scoglio’ il ritmo diventa più incalzante, la lettura più scorrevole e tutto migliora in un crescendo fino al finale che fortunatamente non è un cliffhanger e chiude il romanzo in maniera perfetta.

Aggiungo una piccola nota per chi non ama molto la violenza: qui ne troverete un poco, non troppa. Molti l’hanno definito il GOT al femminile, credetemi, non è violento come la serie di Martin, però è giusto avvertire.

“The Queen of the Tearling” di Erika Johansen ha il fascino di coniugare il fantasy e la fantascienza in un libro unico e affascinante, un’ottima premessa per una serie che vi porterà nel futuro proiettandovi nel passato. 

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