Weekly Dystopia #10: “Landry Park" by Bethany Hager

“Weekly Dystopia” nasce come continuazione dei miei “Dystopia Masterpost” (#1 e #2). In questa rubrica parlerò di serie e stand-alone, più o meno conosciuti e raccoglierò informazioni sui libri e sulle eventuali pubblicazioni in Italia.

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Togliamo un po’ di polvere a questa rubrica che mi riempie sempre di soddisfazioni.Nell’ultimo appuntamento, mesi or sono, vi avevo parlato di ben due trilogie, scritte dalla penna abile di Lauren DeStefano. Stavolta, invece, vi parlerò di una duologia inglese, una serie di due libri già conclusa, che mi ha affascinata subito con le sue premesse interessanti e una copertina molto accattivante.In realtà, per chi mi segue da tempo, non dovrebbe essere una novità, dato che l’avevo già citata nel blog per l’uscita del secondo volume. Però per parlarvene ancora e magari tradurvi la trama del primo ho deciso di dargli un po’ di spazio, quindi eccovi il decimo Weekly Dystopia.

“Landry Park”

(Landry Park #1)
Autore: Bethany Hager
Disponibile in inglese.
Generi: YA, Distopia, Sci-fi, Romance.


Downton Abbey meets The Selection in this dystopian tale of love and betrayal.
In a fragmented future United States ruled by the lavish gentry, seventeen-year-old Madeline Landry dreams of going to the university. Unfortunately, gentry decorum and her domineering father won’t allow that. Madeline must marry, like a good Landry woman, and run the family estate. But her world is turned upside down when she discovers the devastating consequences her lifestyle is having on those less fortunate. As Madeline begins to question everything she has ever learned, she finds herself increasingly drawn to handsome, beguiling David Dana. Soon, rumors of war and rebellion start to spread, and Madeline finds herself and David at the center of it all. Ultimately, she must make a choice between duty – her family and the estate she loves dearly – and desire.”

IN ITALIANO

Downton Abbey incontra The Selection in questo racconto distopico di amore e tradimento.

Nei futuri e frammentati Stati Uniti governati da una lussuosa nobiltà, la diciassettenne Madeline Landry sogna di andare all’università. Purtroppo, il decoro della piccola nobiltà e il suo padre autoritario non glielo permetteranno. Madeline si deve sposare, come una brava donna Landry, e gestire la tenuta di famiglia. Ma il suo mondo viene sconvolto quando scopre le conseguenze devastanti che il suo stile di vita sta avendo su chi è meno fortunato.
Mentre Madeline comincia a mettere in discussione tutto quello che ha sempre saputo, si ritrova sempre più attratta dal bello e seducente David Dana. Ben presto, le voci di guerra e rivolta iniziano a diffondersi, e Madeline trova se stessa e David al centro di tutto. Alla fine, deve fare una scelta tra il dovere – la sua famiglia e la proprietà che ama teneramente – e il desiderio.



LANDRY PARK

L’ho sempre detto che ho un animo abbastanza ottocentesco e un po’ questo romanzo mi fa pensare alle atmosfere dell’Inghilterra di Jane Austen in cui il dovere, e non l’amore, doveva regolar tutto.

Sotto questo punto di vista è la stessa tagline, per non dire la trama stessa, a suggerirci in effetti che l’ambientazione è un mix sapiente di storia e futuro. Abbiamo gli Stati Uniti misteriosamente governati dalla nobiltà e una ragazza che ne fa parte ma scopre terribili segreti.

Si prospetta una lettura molto interessante e, essendo anche conclusa, mi ispira anche parecchio.

Di duologie ne esistono davvero poche. L’unica che mi viene in mente ora è The Program (e la serie che la precede), ma questa è sicuramente diversa per contenuti.

Insomma approvata, quindi aspettiamo la mia, o la vostra, lettura per sapere se sa mantenere le aspettative alte.

Curiosità

  • A differenza delle altre distopie qui la protagonista è una privilegiata e il mondo raccontato nella duologia è, all’apparenza, molto più felice e ricco. La Hager ha detto che è proprio questo insieme di bellezza e oscurità che l’ha portata a scrivere questa serie.
  • L’idea è arrivata mentre lavorava nel museo locale quando ‘giocando’ con immagini di debuttati e rifugi antiatomici ha iniziato ad immaginare il libro.
  • Il romanzo in una sola frase? “Gone with the Nuclear Wind” (= Via col vento nucleare). Un gioco di parole con il titolo originale di “Via col vento”.
  • Avendo molti accenni al mondo austeniano, il libro può essere comparato a un’altra serie molto interessante distopica, “For the Darkness Shows the Stars”.
  • Come dice Bethany Hager: “Volevo scrivere un libro in cui parlare di particelle atomiche in un pagina e mostrare un bacio della protagonista in un giardino in quella successiva”.
  • Cosa aspettarsi da questo libro? “Vediamo… un attacco misterioso nei boschi, balli da sala, avvelenamento da radiazioni, vestiti, un ragazzo che flirta con un grande sorriso, un mausoleo nascosto in un labirinto…”

Aspetto i vostri commenti e ci vediamo presto con un altro Weekly Dystopia.

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