Recensione: "Lost Stars" di Claudia Gray



Oggi dovrebbe essere il giorno del Cover Lovers, ma rimando a domani la rubrica perché voglio lasciarvi la prima recensione dell’anno.
Avevo parlato di questo libro qualche mese fa, in vista della sua uscita nel mercato americano, e ormai sapete che Claudia Gray e il mondo di Star Wars hanno un posticino nel mio cuore, quindi è facile che abbia scelto proprio questo titolo per cominciare il nuovo anno nel migliore dei modi. Non mi sbagliavo di certo e la bella sorpresa è arrivata anche dall’annuncio della sua imminente pubblicazione in italiano: uscirà infatti ad aprile la traduzione per Multiplayer Edizioni (sento che mi farò un bellissimo regalo di compleanno!).

Titolo: Lost Stars
Autore: Claudia Gray
Disponibile in inglese, uscirà il 28 aprile la traduzione italiana.
Genere: YA, Science Fiction, Space Opera, Star Wars.
English Level: Intermediate

Star Wars incontra Romeo e Giulietta in questa storia che segue le vicende di due amanti perduti costretti a combattere l’una contro l’altro nella Guerra tra l’Impero e la Ribellione.

Questo emozionante romanzo young-adult riesce a dare ai lettori un’ampia visione di alcuni degli eventi più importanti nell’universo di Star Wars, dal sorgere della ribellione alla caduta dell’Impero. I lettori potranno rivivere questi momenti attraverso gli occhi di due amici d’infanzia – Ciena Ree e Thane Kyrell – che sono cresciuti insieme fino a diventare la prima un ufficiale imperiale il secondo un pilota ribelle. Riusciranno a tornare insieme grazie al sentimento che li lega o saranno divisi per sempre dalla guerra?

“The Death Star was gone. Had the Empire itself fallen with it?”



Era la prima volta che mi cimentavo nella lettura di un romanzo di Star Wars. Come molti sanno sono una ENORME fan della serie cinematografica, però non avevo mai davvero provato interesse nell’espandere l’universo che avevo conosciuto al cinema con libri che magari poco c’entravano col resto. Almeno la pensavo così prima di scoprire l’anno scorso che la Gray avrebbe scritto un romanzo spin-off come questo. Certo, a differenza di molti altri libri, questo è un YA che già è nelle mie corde e poi lei la adoro per Firebird, però devo dire che leggere di qualcosa che è al di fuori dal Canone classico (ossia i film in pratica) è stato certamente interessante. D’altronde il mondo di Lucas ha molto da offrire in termini di storie e contrasti e limitarsi alla famiglia Skywalker e ai loro amici sembra quasi riduttivo, data l’enormità di potenziale che possono offrire altri racconti.
Insomma, lo spirito era già molto positivo dall’inizio della lettura, soprattutto perché la trama prospettava bene (la Gray poi non ne parliamo!) e mi sono gasata dalle prime righe, dove il racconto inizia con il classico "A long time ago in a galaxy far, far away…” (per gli italiani: Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana…) e un resoconto di ciò che è avvenuto prima.

Scopriamo così che il pianeta abitato dai nostri protagonisti era una roccia inabitabile prima della colonizzazione degli esiliati nelle valli e della seconda ondata di abitanti benestanti. Ai due lati opposti di Jelucan Ciena e Thane, di fatto, si sarebbero potuti non incontrare mai: lei, discendente delle prime famiglie che avevano abitato le valli; lui, figlio dei ricchi coloni che erano arrivati quasi cento anni dopo. Due mondi completamente diversi che non sarebbero mai entrati in collisione se non fosse stato per l’Impero e la loro passione per il volo.
Il loro obiettivo in comune, però, fa in modo che durante una parata dell’Impero i due si conoscano e decidano di esercitarsi insieme per entrare nell’Accademia Imperiale, mettendo da parte le famiglie che li vorrebbero lontani e i pregiudizi che li vorrebbero rivali ad ogni costo.
La loro amicizia si nutre delle lunghe ore passate ad esercitarsi con l’aereo della famiglia di Thane e di quelle trascorse a parlare nella Fortezza, il loro piccolo rifugio dagli occhi indiscreti degli altri.
Insieme entreranno nell’Accademia, ma ciò che li aspetta li vedrà infine ai lati opposti di un cruento conflitto tra Ribelli e Impero.

Credo che uno dei veri punti di forza di questo romanzo sia la caratterizzazione dei personaggi. Senza, credetemi, tutto avrebbe avuto poco senso. D’altronde, se siete fan di Star Wars come me, probabilmente avreste già condannato la scelta intrapresa dai due protagonisti. Insomma, l’Impero sappiamo bene che è oscuro e pieno di difetti. Ma l’abilità della Gray sta nel prendere due personaggi, che si schierano per una serie di motivi validi dal lato sbagliato, e farci entrare in empatia con loro.
Ciena è una ragazza forte, decisa ed estremamente legata all’onore. Nella cultura delle popolazioni delle valli di Jelucan l’onore è più che una semplice parola legata alla reputazione e lei ha fatto sua questa scelta. Thane, invece, pieno di insicurezze, si deve far forza sin dal suo arrivo all’Accademia e deve mettere tutto se stesso per non uscire fuori dagli schemi che l’Impero ha previsto per lui. L’onore, infatti, per lui non è il giuramento a vita che ha fatto Ciena. Presto il dubbio e la consapevolezza si insidierà in lui, fino a portarlo lontano dalla persona a cui più tiene.
Sotto questo punto di vista posso aggiungere che entrambi affrontano un percorso, che però li mantiene molto coerenti con loro stessi e con ciò a cui credono.
Insomma, giuramento, coerenza, onore, sacrificio sono le parole chiave di tutto il percorso che affrontano insieme i due protagonisti, ma avranno anche modo di mettere in dubbio la loro amicizia o trasformarla in altro. Senza anticiparvi troppo, posso assicurarvi che ci sono abbastanza colpi di scena per tenervi incollati e farvi sospirare per questa coppia di amici/amanti sfortunati.

Ciena e Thane catalizzano così tanto la scena che tutti gli altri personaggi che appaiono sembrano quasi in disparte. Famiglia e amici sono un po’ spettatori della storia come noi, nonostante siano spesso presenti e parte delle scelte dei due protagonisti. Non lo trovo un grosso difetto, forse perché viene detto il giusto su di loro, senza eccedere con le informazioni o con scene che avrebbero magari allungato troppo la narrazione e non sarebbero state molto legate con la storia. Ciena e Thane sono i protagonisti e rubano la scena a tutti, di certo, ma abbiamo anche piccole citazioni di personaggi storici che avrei voluto vedere di più. La principessa Leia balla con Thane e lo incontra, così come Luke, mentre Ciena si ‘scontra’ con il Millenium Falcum, Han Solo e il temutissimo Darth Vader. Ne appaiono davvero tanti della Trilogia Classica, che poi è il periodo di ambientazione della storia, che copre proprio quell’arco temporale e poco più con i protagonisti che vivono, a volte dall’altro lato del conflitto, gli eventi principali che ci avevano emozionati al cinema.
Dovreste ormai avere capito che adoro il world building di Star Wars in generale e devo dire che qui, sebbene non perfetto, è molto ben riuscito. Conosciamo Jelucan e tanti altri dettagli, oltre che scoprire ciò che si nasconde dietro l’Impero con l’Accademia e la vita nelle navi imperiali e non. La Gray ci mostra uno squarcio di un mondo che è decisamente troppo vasto per essere esplorato in un solo romanzo. Però ha il pregio di dare al lettore ciò che basta per essere informato sull’ambientazione anche senza aver visto per forza i film. Probabilmente averli visti è un aiuto in più sulla comprensione generale degli eventi, ma tranne pochi dettagli, che si possono comunque scoprire dalla lettura, il romanzo rimane facilmente leggibile da parte di tutti i non fans della serie.

L’unica pecca del libro la trovo nella velocità della narrazione e dal finale che è parecchio aperto. Per quanto riguarda il primo punto, tutta la parte iniziale è davvero breve, avrei voluto conoscere di più di Ciena e Thane pre-Accademia, invece abbiamo solo piccoli episodi. E anche dopo ci sono salti temporali notevoli per ricoprire tutto l’arco temporale della storia. Preferisco, di certo, quando la storia viene raccontata in modo più continuo. L’idea generale che ho tirato fuori da questo espediente è che volessero fare un solo romanzo anziché una trilogia (o duologia) come forse sarebbe servito, ma forse è solo un’impressione.
Per il secondo punto, senza aggiungere troppo come al solito per non spoilerarvi, ho trovato il finale decisamente troppo aperto per i miei gusti: avrei letto altri mille libri su questa coppia se la Gray li avesse scritti. Ancora ora, a settimane di distanza dalla lettura, spero sempre di trovare il sequel del libro, che al momento non è previsto, ma che vorrei tanto che fosse scritto. Non possono lasciarci così, davvero. Proporrò una petizione se non lo fanno e nel mentre tenterò di consolarmi con il prossimo libro della Gray sulla saga previsto per Maggio in America dal titolo “Bloodline: New Republic”, che però non tratterà gli stessi personaggi di Lost Stars, purtroppo.

“Lost Stars” di Claudia Gray vi trasporterà nell’universo di Star Wars dove dietro alle linee ‘nemiche’ si combatte una dura lotta tra amore e onore. 

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