Review: “Once We Were” (The Hybrid Chronicles #2) by Kat Zhang



Per la #ETSC2015 (se non la conoscete, guardate qui), ormai lo sapete, ho selezionato un po’ di serie ormai concluse e rimaste in sospeso da tempo, tra queste c’è appunto quella di The Hybrid Chronicles, che avevo iniziato l’anno scorso grazie al magnifico RA di Please Another Book su What’s Left of Me, il primo libro della serie. Era stata una bella lettura, ma aveva lasciato un milione di domande aperte in particolare sugli ibridi. Once We Were riesce in parte a rispondere alle nostre curiosità aggiungendone, però, anche delle nuove.
Il primo romanzo della serie è uscito in italiano con il titolo “Hybrid” grazie a Giunti Y, però sulla traduzione del secondo e del terzo volume della serie non si hanno notizie.

Title: Once We Were
(The Hybrid Chronicles, #2)
Author: Kat Zhang
Language: English
Genre: YA, Dystopia, Science Fiction, Romance.
Challenge: #ETSC2015
English Level: Elementary/Intermediate

“I’m lucky just to be alive.”
Eva was never supposed to have survived this long. As the recessive soul, she should have faded away years ago. Instead, she lingers in the body she shares with her sister soul, Addie. When the government discovered the truth, they tried to “cure” the girls, but Eva and Addie escaped before the doctors could strip Eva’s soul away.
Now fugitives, Eva and Addie find shelter with a group of hybrids who run an underground resistance. Surrounded by others like them, the girls learn how to temporarily disappear to give each soul some much-needed privacy. Eva is thrilled at the chance to be alone with Ryan, the boy she’s falling for, but troubled by the growing chasm between her and Addie. Despite clashes over their shared body, both girls are eager to join the rebellion.
Yet as they are drawn deeper into the escalating violence, they start to wonder: How far are they willing to go to fight for hybrid freedom? Faced with uncertainty and incredible danger, their answers may tear them apart forever. ”

In Italiano


“Sono fortunata solo per il fatto di essere viva”
Eva non avrebbe dovuto sopravvivere così a lungo. Come anima recessiva, sarebbe dovuta essere scomparsa anni fa. Invece, rimane nel corpo che condivide con la sua anima sorella, Addie. Quando il governo ha scoperto la verità, hanno tentato di ‘curare’ le ragazze, ma Eva e Addie sono scappate prima che i dottori potessero strappare via l’anima di Eva.
Ora fuggitive, Eva e Addie trovano rifugio con un gruppo di ibridi che gestiscono una resistenza sotterranea. Circondate da altri come loro, le ragazze imparano a scomparire temporaneamente per dare ad ogni anima un po’ della necessaria privacy. Eva è entusiasta dell’opportunità di essere sola con Ryan, il ragazzo di cui si è innamorata, ma turbata dal crescente abisso tra lei e Addie. Nonostante gli scontri sul loro corpo in comune, entrambe le ragazze sono desiderose di unirsi alla ribellione.
Eppure, mentre sono attratte più in profondità nella escalation di violenza, cominciano a chiedersi: Fino a che punto sono disposte ad andare avanti per combattere per la libertà degli ibridi? Di fronte a incertezza e incredibile pericolo, le loro risposte possono farle a pezzi per sempre. ”

THE HYBRID CHRONICLES

“We share a heart, Addie and I. We own the same pair of hands. Inhabit the same limbs. […]
Two souls sharing one body. Hybrid. But the thing is, sharing hands doesn’t mean sharing goals. Sharing eyes doesn’t mean sharing visions. And sharing a heart doesn’t mean sharing the things we love.


Avevamo lasciato nel precedente libro Eva e Addie liberate dall’istituto in cui erano state rinchiuse dal governo. Eva aveva imparato a muoversi nel corpo che per tanto tempo aveva diviso con Addie e per la prima volta nella vita si era sentita una persona e non solo un’anima che doveva essere eliminata. Ora, mesi dopo, le due ragazze si trovano a dover condividere in pieno il loro corpo e a prendere decisioni sulla loro vita e su ciò che vogliono fare per aiutare gli altri ibridi. Con Ryan/Devon e Hally/Lissa al loro fianco, dovranno decidere se rinunciare alla battaglia o intervenire in prima persona, ma soprattutto impareranno cosa significa essere due anime diverse nello stesso corpo.
Come avevo già detto nella recensione di WloM, l’idea di base mi era piaciuta davvero tanto e mi aveva mandato anche totalmente nel pallone. Mi ero immaginata di vivere nello stesso corpo con un’altra persona e, credetemi, sarebbe catastrofico. Quindi mi aspettavo che questo libro, grazie alla presa di coscienza (e controllo) di Eva, avrebbe esplorato ancor di più la tematica dell’ibridismo.
Anche se le due sorelle, infatti, sono sempre andate d’accordo tra loro, qui il controllo di Eva si fa predominante e Addie si ritrova dopo moltissimi anni a perderlo. È Eva a prendere moltissime decisioni, a volte per entrambe e senza consultare la sorella, e tutto sommato dopo anni di ‘silenzio’ non potevamo aspettarci altrimenti. Il loro rapporto, però, cambia drasticamente quando iniziano a padroneggiare l’abilità di ‘scomparire’ per brevi periodi di tempo, dando all’altra la possibilità di prendere totalmente il controllo del corpo ed essere da sola. In effetti, anche questa era una domanda che mi ponevo da tempo, chiedendomi come facessero gli ibridi a vivere una vita ‘normale’ dato che erano obbligati a condividere un corpo. La risposta non mi ha convinta del tutto, ma spero che nel prossimo libro ne scopriremo di più.
In questo libro più che nell’altro ci si domanda spesso cosa è giusto e cosa è sbagliato, mentre Eva e Addie lo imparano con molte scelte sbagliate ed errori di valutazione. Anche qui la Zhang mi ha sorpresa, sottolineando molto spesso quanto le ingiustizie a volte non ci toccano perché non le viviamo da abbastanza vicino. Probabilmente sono un po’ meno d’accordo con le scelte delle due (Eva/Addie), però a causa dell’età e forse dell’insegnamento, che viene fuori dai loro errori, queste scelte risultano probabilmente giuste.

La prima parte del romanzo scorre piuttosto lenta tra piccoli riepiloghi di ciò che era avvenuto prima e pensieri di Eva, ma anche più avanti, nonostante un po’ di azione in più, ho avuto sempre difficoltà ad andare avanti. Non so bene il motivo, probabilmente è un problema mio più che degli altri, fatto sta che il libro non mi ha coinvolta quanto mi sarei aspettata. Certo, rimane ai livelli del precedente, però gli manca quel qualcosa in più che avrebbe potuto farmelo amare fino in fondo.
Lo stile della Zhang rimane sempre molto piacevole e il libro, nonostante le mie difficoltà, tutto sommato scorre veloce. Uno dei pregi, oltre alle tematiche, è sicuramente la parte finale, in cui tutto ciò che è stato detto viene come capovolto.

Once We Were ci riporta nell’universo degli ibridi per seguire la crescita di Eva e Addie ora alle prese con la fuga dal governo e un piano per aiutare gli altri come loro.

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