Cover Lovers #71: “An Enchantment of Raven” di Margaret Rogerson

Cover Lovers #71: “An Enchantment of Raven” di Margaret Rogerson
In questa rubrica, ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book, vi parlerò delle copertine che più mi hanno colpito durante questa settimana, che provengano da Blog Tour, NetGalley o solo dalla mia TBR.

Buon martedì, Petrichors!

Il libro di cui vi parlo oggi è un’uscita di questo mese in lingua inglese, probabilmente la mia copertina preferita di tutto il 2017. Ed è anche un fantasy con centinaia di rating positivi. Insomma, io l’ho richiesto su Netgalley, ma la vedo dura, di certo però voglio leggerlo entro questo mese.

I tre indizi di oggi sono arte, fate, sopravvivenza.

Quale è la trama allora?

Isobel è una ritrattista di talento con un gran numero di clienti pericolosi: il sinistro popolo fatato, creature immortali che non possono fare il pane, tessere abiti, o scrivere su carta senza ridurre tutto in cenere. Bramano l’artigianato umano terribilmente assetati, e i dipinti di Isobel hanno un enorme prezzo tra di loro. Ma quando lei riceve il suo primo mecenate reale – Rook, il principe d’autunno – commette un terribile errore. Disegna il dolore mortale nei suoi occhi – una debolezza che potrebbe costare a lui la vita.

Furioso e devastato, Rook la porta via nelle terre d’autunno per sottoporla ad un processo per i suoi crimini. Assaliti dai cani spettrali della Caccia Selvaggia, dall’influenza alterata del Re di Alder, e dai mostri orribili che nascono dai tumuli del barrow, Isobel e Rook dipendono l’uno dall’altro per la sopravvivenza. La loro alleanza diventa fiducia, poi amore, violando le leggi brutali del popolo fatato. C’è solo un modo per salvare entrambi, Isobel deve bere dal Green Well, le cui acque la trasformeranno in una fata – al costo della sua stessa arte, per una immortalità stagnante e senza tempo.

Isobel ha una scelta: sacrificare le sue doti per un futuro, o armarsi con pittura e tele contro l’antico potere delle corti fatate. Perché segretamente, la sua Arte rappresenta un pericolo che il popolo fatato non ha affrontato per millenni della loro vita senza cambiamenti: per la prima volta, i suoi ritratti hanno il potere di far provare loro qualcosa.

Il libro uscirà a fine settembre, il 26, ma già sento che mi piacerà da morire con questo richiamo un po’ alla Sarah J. Maas. D’altronde mi piace molto la trama e, anche se prima non ero molto convinta dal mondo delle fate, ormai sono totalmente entrata nel tunnel. Tra l’altro trovo bellissimo che l’Arte sia una minaccia: non so voi, ma da “artista” – o presunta tale – mi fa molto piacere immaginare un mondo dove un ritratto possa sconvolgere e spaventare esseri immortali.

E voi che ne pensate: sì o no?

Non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.

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