Recensione: "The Last Girl #2 - Lo Spettacolo Finale" di Joe Hart

Recensione: "The Last Girl #2 - Lo Spettacolo Finale" di Joe Hart
Buon sabato, Petrichors!
Anche se inizia il weekend volevo assolutamente postarvi la mia recensione del secondo volume della serie “The Last Girl” di Joe Hart, edita da La Corte Editore.
Il viaggio di Zoey e la sua lotta per la sopravvivenza continuano in “The Last Girl #2 – Lo spettacolo Finale” dove si troverà a fronteggiare nuovi nemici e a conoscere di presenza la famosa Fiera delle Fate. Siete pronti a scoprirne di più?

Ovviamente se non avete ancora letto il primo, di cui trovate la mia recensione qui, vi sconsiglio di leggere questa recensione perché parlo del suo finale.

Titolo: The Last Girl #2 – Lo Spettacolo Finale
(The Dominion Trilogy #2)
Autore: Joe Hart
Traduttori:
 Federico Ghirardi
Lingua: Italiano
Genere: Distopia
Casa Editrice:
La Corte Editore
Goodreads – Amazon
Ringrazio la casa editrice per questa copia da recensire.

In un mondo in cui sono rimaste meno di 1000 donne, Zoey è una delle ultime speranze per l’umanità. È fuggita dalla prigione in cui è stata cresciuta e le hanno dato la caccia fino a ridurla quasi in punto di morte, ma è riuscita a sopravvivere, a riemergere ancora più forte di prima. Ora è giunto il momento di scoprire la verità sulle sue origini: chi è davvero Zoey? Chi sono i suoi genitori? Ma un nuovo nemico è alle porte, insidioso e terribile: la cosiddetta Fiera delle Fate, un macabro spettacolo che vede uomini combattere per vincere una delle rare donne rimaste, che vengono messe in palio e ridotte a nient’altro che schiave da una coppia di sadici senza scrupoli. Quando anche Chelsea viene catturata dagli uomini della Fiera, Zoey deve fare di tutto per liberarla. Sarà a questo punto che incontrerà Wen, una donna forte e determinata quanto lei, una donna che ha perso tutto e che nasconde un importante segreto. Il viaggio di Zoey tra i meandri più oscuri della psiche umana la condurrà sempre più vicino a varcare il limite che separa il bene dal male, e il costo finale della sua sete di giustizia potrebbe essere la sua stessa umanità.

THE DOMINION TRILOGY

  1. The Last Girl, la mia recensione
  2. The Last Girl #2 – Lo Spettacolo Finale
  3. The First City, in arrivo in italiano entro fine anno.

 

RECENSIONE

 

Sempre in movimento. Come una cometa, pensa, sigillando un enorme contenitore di farina.
Ma a volte c’è un interrogativo che la tiene sveglia la notte: che cosa succede alle comete quando collidono contro qualcosa?

 

TRAMA & PERSONAGGI

Nel primo libro avevamo lasciato Zoey finalmente fuori dal NOA alle prese con la riabilitazione per tornare a camminare. La ritroviamo mesi dopo in piedi circondata dalla sua nuova ‘famiglia’ mentre cerca di sopravvivere e di trovare le risposte che cerca. Chi sono i suoi genitori e dove può trovarli?
Il mistero si infittisce quando il gruppo si imbatte nella Fiera delle Fate, “il più stupendo carnevale del mondo”, un luogo dove le donne vengono vendute al miglior offerente. Quando Chelsea viene catturata, Zoey decide di far di tutto per liberarla rischiando la sua stessa vita. Ci riuscirà e, soprattutto, capirà anche quale è il legame tra il NOA e la Fiera?

“The Last Girl 2 – Lo spettacolo finale” conferma il talento del suo autore Joe Hart, portandoci ancora più avanti nella storia di Zoey e nel mistero della diminuzione delle nascite delle donne. C’è ancora l’azione adrenalinica che trovavamo nel primo volume, ma abbiamo una novità che mi è piaciuta molto: la presenza di un’altra voce principale. Se, infatti, il primo era molto Zoey-centrico, il secondo ci fa conoscere anche Wen, una donna misteriosa che fa parte della Fiera delle Fate.
Devo dire che faccio fatica a scegliere quale mi sia piaciuto di più tra il primo e il secondo libro della serie. Hanno entrambi pregi e difetti diversi. Ad esempio, in questo ho notato molto la sensazione di transizione tipica dei secondi volumi delle trilogie. La storia è parecchio movimentata ma al tempo stesso vengono date giusto un paio di risposte per lasciare tutto al finale della trilogia. Inoltre, un paio di scene mi sono sembrate abbastanza ripetitive e magari, eliminandole, si sarebbe potuto dar spazio a qualcosa di più nuovo. Tutto sommato, però, ho trovato anche tanti aspetti positivi.

Zoey è uno dei punti più controversi del romanzo. Mi è piaciuta in senso generale ma l’ho trovata anche un po’ meno matura in questo romanzo. Molto spesso, infatti, si mette in pericolo per salvare gli altri senza che magari sia la cosa più logica da fare.
Il confronto con Wen, l’altra donna di cui leggiamo molto nel secondo libro, è netto. Quest’ultima è disposta a far qualsiasi cosa per uscire dall’inferno in cui si trova, anche uccidere o accettare delle perdite. Certo, in Zoey è cresciuto un senso di responsabilità non indifferente. Si sente colpevole per ciò che ha fatto o per le conseguenze indirette delle sue azioni, ma molto spesso non sono riuscita a giustificarla dati i rischi che fa anche correre agli altri, a cui tra l’altro tiene molto.
Ancora una volta il tema della sopravvivenza è il centro di questa serie e porta il lettore a farsi delle domande, chiedendosi quali siano gli atteggiamenti giusti o i nostri limiti di sopportazione. Le risposte sono tante almeno quanti sono i personaggi del libro: c’è chi è disposto a morire per coloro che ama; chi scappa davanti al pericolo e persino chi uccide per sopravvivere.
Le ex-ragazze del NOA mi sono piaciute molto, in particolare Rita. Della nuova famiglia di Zoey non saprei davvero chi citar prima: tutti bei personaggi anche se molto spesso rimangono in ombra.

WORLD BUILDING

Lasciamo le atmosfere claustrofobiche del NOA per gli spazi aperti di una America post-apocalittica. Zoey è finalmente libera di esplorare il mondo, non senza cautele. In questo romanzo scopriamo di più su ciò che è successo e conosciamo diverse realtà dato che il gruppo si mette in viaggio. Si fa anche cenno al resto del mondo nonostante rimanga il dubbio su ciò che si successo fuori dall’America. Spero che questo punto venga risolto nell’ultimo libro, magari con qualche plot twist interessante.
Conosciamo, inoltre, la Fiera delle Fate, questo inquietante circo itinerante di cui si parlava anche nel primo romanzo. All’inizio ero convinta, in base alla trama, che Zoey sarebbe finita a scoprire davvero bene i meccanismi della Fiera, magari passando del tempo al suo interno, ma in realtà scopriamo di più grazie a Wen, la cuoca dell’intero circo. La Fiera mi è sembrata un’ottima aggiunta ad un universo abbastanza lineare e in definitiva sono rimasta molto sorpresa della storia che c’è dietro. Non so perché tra questo circo e in generale la situazione dell’America ho pensato molto al periodo dei primi del ‘900 e al western. I prati sconfinati e le sparatorie mi hanno portata ad immaginare un mondo simile.
Il world building si arricchisce, arrivano anche risposte a quesiti del primo volume, ma non tutte le domande trovano la loro risposta e molte cose rimangono dubbie.

 

IL FINALE

Questa è una di quelle volte in cui il finale mette in gioco tutto, portandoci a desiderare subito il terzo libro.
L’enorme cliffhanger delle ultime pagine rivoluziona la vita di Zoey, che si trova di nuovo la preda di una caccia diabolica. Sono davvero curiosa di leggere il seguito e non vedo l’ora di scoprire come finirà l’intera trilogia.

 

RIEPILOGANDO…

PRO
CONTRO
  • Le scene di azione e il ritmo incalzante
  • Bei personaggi e più POV
  • Fiera delle Fate
  • Cliffhanger inaspettato
  • Qualche scena poteva essere tagliata per far spazio ad altro
  • Zoey meno convincente rispetto al primo libro

Ultima cosa, attenzione alla violenza presente nel romanzo: se non siete abituati e non vi piace leggere di azioni violente e simili, questo libro non fa per voi.
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