Bookstagram 101: intervista a Serena di @serisop

Bookstagram 101: intervista a Serena di @serisop
Buon martedì, Petrichors!

Oggi ritorna Bookstagram 101 con una novità: ospito, infatti, per la prima volta una bookstagrammer che stimo tantissimo e di cui vi ho parlato nell’ultimo post della rubrica. Sono molto felice perché Serena è una delle mie preferite e i suoi consigli, oltre alla sua esperienza, vi saranno molto utili.

Per chi non avesse letto il primo post, lo trovate qui. Per leggere gli altri, vi basta andare in questa sezione del blog

PAROLA ALLA BOOKSTAGRAMMER – @SERISOP EDITION

Prima di lasciarvi all’intervista vi ricordo dove potete trovare Serena. Il suo account Instagram è @serisop, mentre il suo blog è Cioccolato e libri. Da poco ha inoltre aperto un canale youtube, Serisop, che trovate qui.

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Ciao Serena, intanto grazie mille del tuo tempo e della tua disponibilità, sono davvero felice di averti come mia prima ospite. Direi che è il momento delle presentazioni, parlaci di te e del tuo blog.

Ciao Lorena, grazie a te per aver scelto di ospitarmi sul tuo blog. Sono emozionatissima, praticamente come se Oprah mi avesse invitata nel suo programma televisivo.
Mi presento come si deve: mi chiamo Serena, ho aperto un blog in cui scrivo le recensioni di tutti i libri che leggo quando ancora frequentavo le scuole superiori, da allora sono sbarcata anche su Instagram e da pochissimo su un piccolo canale Youtube. Cerco di arrivare su ogni piattaforma con la mia passione, la speranza è quella di riuscire a parlare di libri raggiungendo più pubblico possibile.

Come è nato il tuo account Instagram e la tua passione per le foto dei libri?

All’inizio il mio profilo Instagram era un profilo personale: ci postavo foto con gli amici e inevitabilmente ogni tanto i libri che leggevo. Poi ho cominciato ad appassionarmi all’arte del cercare gli hashtag di libri che avevo amato per vedere cosa fotografavano gli altri e così ho scoperto i bookstagram. Nel giro di qualche tempo ho trasformato completamente il mio profilo, ma ovviamente per arrivare ai livelli di qualità di oggi ho impiegato tanto tempo!

Come è cambiato il tuo approccio alle foto che realizzavi nel tempo? Immagino che agli inizi era tutto completamente diverso…

Se riguardo adesso le foto che scattavo all’epoca, le mani nei capelli sono inevitabili. Mi limitavo a fare delle foto su una coperta bianca, senza oggetti o altro. Certo, era il mio modo di esprimere la mia passione e non rinnego nulla di ciò che ho fatto, infatti le foto sono ancora lì. Adesso però sono molto più esigente con ciò che pubblico, ho capito che chi segue profili bookstagram vuole di più e cerco di darlo. Sembra un lavoro vero e proprio a parlarne così, vero?

Ora sei una delle bookstagrammer italiane più seguite con più di 19 mila followers. Credi ci sia una chiave per il tuo successo? Hai consigli o segreti da condividere con noi?

Ecco questa è una di quelle frasi che mi rendono sempre tanto timida! Non so se sono una delle più seguite in Italia, ma sicuramente non mi lamento dei miei followers. Non ho la minima idea del perché la gente mi segua, anzi assicuro a chiunque stia leggendo queste risposte che me lo chiedo ogni giorno anche io: “che cavolo ci trovate in me?”
Non so darmi una risposta. Un consiglio per tutti ce l’ho, però. Mettete voi stessi nelle foto che scattate e nelle descrizioni che scrivete. Prima Instagram era solo una piattaforma visiva, ora la gente vuole di più ed è giusto così. Mostratevi felici quando lo siete, tristi quando non potete farne a meno e fate domande coinvolgendo anche chi vi segue. Io dico sempre che senza i miei followers non sarei una persona “utile” all’interno di Instagram, quindi tratto tutti come se fossero miei amici di vecchia data.
Cercate di non essere sempre criticoni e neanche sempre troppo entusiasti! Come siete nella vita? Gli esseri umani hanno sbalzi d’umore, mostrateli!

Passiamo alla parte tecnica: macchina fotografica, cellulare oppure entrambi? Cosa utilizzi per le tue foto e hai un modello da consigliare?

Prima utilizzavo un cellulare creato in qualche anno sconosciuto a.C. , da febbraio a questa parte invece ho finalmente una Canon 1300D e devo dire che la amo. Ho cambiato anche il cellulare nel frattempo, quindi potrei fare le foto con quello, ma visto che ho la Canon…
Comunque ci sono tantissimi cellulari che riescono a fare foto validissime, anche senza spendere tanti soldi. Se avete un cellulare rotto e avete intenzione di portare avanti un bookstagram, investite in un cellulare di fascia media con una buona fotocamera e riuscirete a concentrare tutte le utilità in un solo strumento!
Se invece volete investire in una reflex per qualsiasi utilizzo, la mia è una entry level e per i principianti è a dir poco ottima. Poi sapete che il lavoro vero lo fa l’obiettivo, vero? Quello potrete sempre cambiarlo man mano che diventerete più esperti 😉

Ti piace usare oggetti particolari per le tue foto o possiedi dei prop?

Mi piace usare tantissimi oggettini per le mie foto, ma soprattutto la mia libreria come sfondo. La odio quando devo pulire i libri e quando mi viene voglia di cambiare disposizione, ma la adoro quando devo fare le foto e la uso come background.
Consiglio per tutti: ordinare i libri per colore rende la libreria un ottimo sfondo per le foto bookstagram, ma vi prego NON DIVIDETE LE SERIE. Piuttosto mettetele in qualche posto a parte.

Preferisci il feed bianco, scuro o colorato?

Per assurdo, amo i feed marroni. Il mio è coloratissimo ed è stato bianco un tempo – chissà se mai ci ritornerà -, però amo quelli marroni. Può esistere qualcuno di più incoerente di me? Non lo so. Il problema è che la mia casa non ha neanche mezzo tavolino in legno scuro… arredamento totalmente sbagliato per ciò che mi piacerebbe fare!

Sei una pianificatrice o fai una foto al giorno?

Il mio mese si compone così: un giorno mi viene una super ispirazione e scatto ottantamila foto, tutto il resto del mese lo passo a chiedermi perché non mi viene l’ispirazione.
Ho risposto alla domanda? La mia è una vita difficile.

Ovviamente la domanda regina: come nascono i tuoi post? Segui delle sfide e programmi in base alle letture?

Qualche volta ho seguito delle sfide, più che altro per riuscire a motivare altre persone a postare foto su Instagram. Per il resto però faccio le foto in base alle mie letture o in base alle cose che compro: quando prendo un nuovo libro o una nuova box o un nuovo funko pop ormai è d’obbligo per me pensare “che foto potrei fare?”

La tua post-produzione sulle foto: utilizzi delle applicazioni particolari o dei passaggi specifici?

Per qualche rarissima foto mi è capitato di usare Photoshop, ma sono veramente troppo pigra! Per modificare le mie foto utilizzo sempre Snapseed (la migliore app provata in tutti questi anni, non sgrana e fa dei colori pazzeschi anche su foto buie), giocando con le regolazioni della luce, e Picsart quando voglio aggiungere qualche tocco in più o qualche modifica particolarmente creativa!

Domanda un po’ cattiva: credi davvero che fare foto ai libri posso aiutare a farli conoscere e soprattutto a venderli? So già come la pensi, perché ci è capitato di parlarne, ma vorrei che mettessi su carta i tuoi pensieri così da aprirne un dibattito.

Risposta molto cattiva: assolutamente sì. Secondo me i bookstagram ad oggi sono molto più efficaci di un blog (che io contino comunque ad utilizzare, perché ripeto scrivo le recensioni di ogni singolo libro che leggo e alla gente interessa ancora avere un parere) e sicuramente molto più efficaci della sola pubblicità che fanno le case editrici. Investire nei bookstagram è una scelta intelligente, non mi vergogno assolutamente di dire che l’Italia dovrebbe svegliarsi e comportarsi come si comportano negli altri paesi, ad esempio in America. Un bookstagram fatto bene può davvero essere un cartellone pubblicitario, ma la pubblicità si paga.
Non mi vergogno neanche di dire che molte volte mi sono state proposte collaborazioni gratuite che ho rifiutato per mancanza di interesse e che mi hanno dato molto fastidio quelle volte in cui ho trovato insistenza, come se fosse un obbligo per me dover accettare di leggere e pubblicizzare qualcosa.
Considerando che non vengo pagata, mi riservo di leggere solo ciò che mi piace e mi riservo di parlarne male se non rispetta le mie aspettative.
Lo farei anche se venissi pagata, perché nella vita l’onestà è tutto. Comunque spero che le cose possano cambiare presto!

Se c’è qualche consiglio o commento che vuoi aggiungere sul mondo #Bookstagram fallo pure qui sotto!

Leggete ciò che vi piace, fotografate come vi piace fare e dite sempre ciò che pensate. Chi vi segue, apprezza sempre!

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Spero che questo appuntamento speciale vi sia piaciuto, devo dire che mi sono divertita tantissimo ad intervistare Serena, che ringrazio sempre per essere disponibile a tutto, e mi piacerebbe portare sempre più esperienze diverse per darvi un quadro della bellezza di questo mondo di foto e libri.

La rubrica finisce qui, ma potete sempre farmi domande o suggerire argomenti per i prossimi appuntamenti di Bookstagram 101. Seguite il mio account @petrichorreads, o suggeritemi i vostri da aggiungere qui sotto!

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