Cover Lovers, che poi per noi è un motto di vita, un “Carpe Diem” letterario si potrebbe dire. So che è brutto giudicare un libro dalla sua copertina, ma molte volte è la copertina a calamitare l’attenzione di una lettrice accanita come me (o Anncleire), rispetto alla trama che posso anche saltare a piè pari. Ho scoperto libri favolosi e anche pessimi facendomi guidare dalla loro copertina, ma sono pur sempre esperienza da fare (e poi il marketing si sa, punta a quello, attirare il lettore, mettendo della bella merce in mostra).
Ma non parleremo solo delle copertine più belle, bensì di quelle che ci hanno fregate nell’ultima settimana. Quelle per cui siamo finite iscritte a Blog Tour dalle date impossibili, o ci siamo vendute l’anima pur di averle approvate su NetGalley, o semplicemente abbiamo deciso di acquistare accatastando i relativi libri nella pila “da leggere”.
— Cit. dal post della prima settimana, che trovate qui!
La rubrica è stata ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book.
Diciamocelo, il libro di oggi era abbastanza prevedibile. Esce oggi, in inglese, è una nuova serie di un’autrice che ho conosciuto da poco ma già adoro e ha una copertina così bella che potrei osservarla per ore. *in adorazione*
E se vi siete persi il mio post delle uscite a riguardo, ecco i tre indizi per capire di ciò di cui vi parlerò: retellings, fantasy e mostri.
La prima cosa che colpisce è sicuramente il colore predominante, questo rosso intenso che unito alla carnagione rosa e al nero e bianco di tutto il resto attira l’attenzione. La figura femminile mi piace tantissimo: momento da ragazza, adoro il vestito, davvero. Bellissimo anche l’intreccio spinato che passa attraverso il font del titolo. Infine proprio quest’ultimo è perfettamente integrato con tutto. Insomma mi sono innamorata di questa copertina, ma vi assicuro che la storia è ancora più interessante.
Di cosa parla “A Court of Thorns and Roses” di Sarah J. Maas?
“Quando la diciannovenne cacciatrice Feyre uccide un lupo nel bosco, una creatura bestiale giunge per chiedere un compenso per esso. Trascinata in una terra magica infida che lei conosce solo attraverso le leggende, Feyre scopre che il suo rapitore non è un animale, ma Tamlin – uno delle creature fatate letali e immortali che un tempo governavano il loro mondo.
Mentre lei si sofferma nella sua tenuta, i suoi sentimenti per Tamlin si trasformano dall’ostilità glaciale in una passione ardente che brucia attraverso ogni menzogna e avvertimento che le è stato detto circa il bello e pericoloso mondo dei Fae. Ma un’antica ombra malvagia cresce sulle terre fatate e Feyre deve trovare un modo per fermarlo… o condannare Tamlin e il suo mondo per sempre.”
Prima di tutto: è una rivisitazione della Bella e la Bestia (immaginatemi con gli occhi a cuoricino). Solo con questa idea la Maas mi avrebbe convinta. Poi aggiungete che mi piace il suo stile e il mondo fatato, che di solito non mi attira molto, con lei prende sfumature davvero interessanti. Mi ha fatto aggiungere un’altra serie sulla lista, ma la perdono se riesce a scrivere velocemente sia questa che quella del Trono di ghiaccio.
Non ci sono ancora notizie sulla sua traduzione in Italia, ma terrò d’occhio la situazione perché penso proprio che potrebbe arrivare anche da noi.
Aspetto i vostri commenti e magari qualche consiglio su copertine e bei libri che ancora non ho scovato. E mi raccomando non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.